Biblioteca di un apneista

 


 

 


 

Titolo: Paguro

Sottotitolo: Immagini da un relitto

Autore: Rambelli F. - Bisca A. - Ricci V.G. - Pepoli R. - Vistoli G.P.

Casa editrice: Calderini (Bologna)

Anno di pubblicazione: 1994

Edizione posseduta: 1994 (b)

Pagine: 152

Formato: 24,0 x 30.5

ISBN: 978-88-7019-859-6

Argomento: Relitti

 

Il libro: Questo volume mi porta indietro nel tempo quando giovanissima ho iniziato ad esplorare il "mondo silenzioso". Quando mi immergevo usando vecchi maglioni di lana perche' le mute erano troppo costose; quando le bombole erano pesantissime e quasi intrasportabili; quando l'erogatore "Acquaub" della Salvas erogava una boccata d'acqua e due d'acqua; quando le donne italiane che si immergevano si potevano contare sulle dita di una mano; quando veniva considerato subacqueo colui che si tuffava solo per conquistare gli abissi o per uccidere enormi quantità di cernie usando fucili arcaici come il "Cernia" o il "Saetta"; quando le maschere avevano l'erogatore incorporato; quando il mare era ancora incontaminato e si vedevano solo animali marini e non bottiglie o buste di plastica o lattine di Coca-Cola; quando si imparava ad usare le bombole leggendo il libro "Scendete sott'acqua con me" di Duilio Marcante, papà della subacquea; quando i medici raccontavano che ad una certa profondità potevano scoppiare i polmoni; quando i primi subacquei morivano perche' usavano l'ossigeno per immergersi a 40-50 metri; quando Falco e Novelli e Olgiai conquistavano il record di immersione con l'aria a - 135 metri; quando si moriva o si restava paralizzati per embolia con grande facilita' perché si andava a prendere il corallo rosso senza precauzione; quando insomma eravamo alle prime armi, giovani e inesperti nel campo subacqueo. Ora i tempi sono cambiati: Le attrezzature sono più adeguate e i subacquei più preparati.

I giovani si accostano a questo sport sempre meno per sparare e sempre più per fotografare, le donne affrontano l'immersione per loro piacere  non per seguire i fidanzati. Purtroppo il Mediterraneo e' sempre più povero di vita e questi giovani sub dovranno sempre più immergersi in zone di mare protetto per poter veramente vedere le ricchezze del Mare Nostrum.

Le immagini scattate dai cinque fotosub mostrano la capacità incedibile che ha il mare di poter modificare una tragedia di morte, come lo scoppio del "Paguro, in un'esplosione di colori e di vita in un mare come l'Adriatico da sempre considerato da noi sub poco interessante per le immersioni.

Un mare pieno di "isole d'acciaio" che voglio sperare mai diventino "isole nere di petrolio". Un mare che sicuramente potrebbe offrire, se si volessero effettuare moderne ricerche, un patrimonio archeologico subacqueo importantissimo e ancora integro proprio perche' riesce a nascondere nella sabbia, sicuramente, molti tesori.

Infine il "Ricordo di Biagio" mi ha fatto rivivere una tragedia personale: la morte avvenuta sott'acqua nel 1975 di Luigi Firrao il mio compagno di vita e di immersioni di allora. Anche da questa tragedia, come quella del "Paguro", e' sorto qualcosa di bello: a nascita a Roma della Libreria Internazionale Il Mare che ho voluto inventare pensando all'amore per il mare e per i libri di Luigi. Amore che ha trasmesso a me e a nostro figlio al quale citava spesso la frase di Baudelaire "uomo libero tu amerai sempre il mare".

Questo libro io credo. e' un contributo affinché si ingigantisca sempre piu' l'amore dell'umanita' per il Sesto Continente.

Giulia D'Angelo

 

Indice: Presentazione - Introduzione - Marina di Ravenna - Un arcipelago d'acciaio - Ricordo di Biagio - Paguro: impianto di perforazione offshore - Note biologiche - Impressioni di un fotosub - La mucillagine - S. Madonnina del Paguro - Breve relazione sul procedimento della fusione del bronzo.

 


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 La recensione ha il solo scopo di far conoscere una pubblicazione d'epoca.