Biblioteca di un apneista

 


 

 


 

Titolo: Mute stagne e granfacciale

Autore: Cornaglia Roberto e Marco

Casa editrice: Ananke (Torino)

Collana: Continente blu

Anno di pubblicazione: 2012/2013

Pagine: 64

ISBN/EAN: 978887325470

Argomento: Manuali federazioni/didattiche

 

Il libro: Molti si chiederanno perché avere una muta stagna o, semplicemente, quando e in quali immersioni può essere utile usarla. La muta stagna diventa una componente desiderabile dell'attrezzatura di un subacqueo quando si effettuano immersioni in acque la cui temperatura è inferiore ai 20 gradi centigradi; apre le porte a un numero maggiore di immersioni, di maggiore durata, in molte zone e a una stagione subacquea ben più lunga, e offre miglior confort nelle immersioni profonde e tecniche. Non è certo indispensabile: molte mute umide dell'ultima generazione offrono un ottimo livello di confort, ma non potranno mai eguagliare quello offerto da una muta stagna. Normalmente per poter restare in acqua a tempo indeterminato, confortevolmente e senza alcuna protezione, un subacqueo ha bisogno che l'acqua sia ad una temperatura di circa 34° C. Nella maggior parte dei casi, persino la muta ideale non è realmente in grado di tenere caldo quanto basta a contrastare la velocità di dispersione del calore corporeo, ma ritarda l'insorgere della sensazione di freddo in modo che si possa completare confortevolmente l'immersione.

 


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 La recensione ha il solo scopo di far conoscere una pubblicazione d'epoca.